Jean d’ALBI si è sempre proposto come fine l’introduzione della musica per ogni sorta di pubblico. E non intende limitarsi all' etichetta di organista "classico".

Pertanto, si interessa dal 1960 alla tecnologia di punta in fatto di suono, e trova nelle tastiere con tonalità « electronica » l’unica possibilità di raggiungere il suo obbiettivo.

Questo strumento moderno comunemente chiamato « organo electronico » è stato pensato sin dal 1920. Ha presto trovato un posto nei luoghi di culto e nele sale cinematografiche pribi dello spazio necessario per un organo di cui ciascuno sa che le sonorita sono prodotte dalle canne.

Gli anni '60 del secolo scorso, la tavolozza sonora del organo a tonalità electronica si è molto arrichita. In modo progressivo, la qualità del suono è diventata eccezionale. Si puo dire oggi che queste tastiere costituiscono una vera et propia orchestra sotto le dita d’un organista specializzato.

Con questo strumento, Jean D’ALBI puo interpretare adattando : opere per organo classico, jazz, accompagnamento con canto negro-spiritual, brani di musica cameristica, sinfonici, musica da films, infine composizioni scritte per « sintetizzatore ».

Grazie a questo repertorio eclettico, è possibile elaborare un programma proponible a qualsiasi pubblico.

Con l'organo electronico, Jean D’ALBI si è esibito in concerti e animazioni diverse : dalla fondazione Cziffra di Senlis, al salone di musica del museo di Bautzen in Germania, all’Aranciera del castello di Champs-sur-Marne, al teatro d’Albi, in numerose chiese di Francia, anche a bordo una chiatta, all’aria aperta con fuochi artificiali, a Center parc, in centri culturali e centri per giovani lavoratori, in granaio di una fatoria per concerti …